La culla 2

IL LETTO (lo lliè)

LA CULLA (lo bré)
Ecco un mobile altamente rappresentativo della donna e del bambino appartenenti alla società tradizionale: la culla. Di profilo rastremato verso il basso, le più rustiche costruite con cinque assi di legno, erano munite di piedi sagomati in forma leggermente curva in modo da permettere alla culla di oscillare conciliando, in tal modo, il sonno dei piccini. La culla tradizionale, sui lati lunghi, era munita di alcuni fori che servivano ad assicurare la banda di tessuto con la quale si evitava che i bambini potessero cadere e, sui corti, di due innesti per il fissaggio delle aste destinate a sorreggere il velo di tulle steso sulla culla a proteggere i dormienti dalle mosche.


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CULLA
BRÉ

USO: consueto
DESCRIZIONE: culla in legno di larice; montanti lavorati al tornio e scolpiti; fiancate formate da tavole: le minori sono provviste d’un’apertura ciascuna che permette di muovere la culla, le maggiori sono provviste ciascuna di maniglia in legno che permette di afferrare la culla e di farla oscillare. Le due fiancate maggiori, inoltre, sono provviste ciascuna di due fori destinati al fissaggio della banda di stoffa, o della corda che veniva passata sopra il corpo del bambino per evitare che cadesse dalla culla. Il piede è estraibile e può essere innestato ai montanti in due diverse posizioni che permettono alla culla di oscillare, oppure di restare ferma sui piedi. I montanti sono decorati con motivi floreali scolpiti
PROVENIENZA: Valtournenche, Crépin. Proprietà: Adolfo Barmasse
MISURE: cm92 (h.) x cm98 (fiancate maggiori); cm48 x cm25 (fiancate minori ai pomi superiori e alla base dei montanti); piede: lg70,05
CONSERVAZIONE: buona/ ... / ...

4D1a:1 D108
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