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Portasale da parete

PORTASALE DA PARETE
In ogni cucina, appesi alla parete o disposti su una mensola, facevano bella vista di sé vari setacci usati per vagliare la farina di segale, o di frumento. Il setaccio, nella sua consueta forma tonda, è composto da una fascia perimetrale di legno, alta una decina di centimetri o più, sovrapposta in parte a sé stessa e fissata, nella sovrapposizione, mediante piccoli chiodi ribattuti; nella parte inferiore, una seconda fascia in legno – alta tre o quattro centimetri, corre tutt’attorno alla fascia perimetrale; le due fasce, strettamente unite, tengono fermo il vaglio vero e proprio consistente (per i vagli più fini) in una rete metallica con trama di grandezza variabile. Il vaglio più grossolano era fornito di una lamina metallica forata mentre, negli esemplari più antichi, si usava una pelle munita di fori.

PORTASALE DA PARETE

USO: per contenere il sale in prossimità del luogo in cui si preparava il cibo
DESCRIZIONE: questo antico esemplare di portasale, in legno di larice, è munito di sportello superiore basculabile; la tavola frontale, in seguito a una rottura, è stata riparata assicurandola con tre striscioline di cuoio fissate mediante piccoli chiodi di fabbricazione industriale; i chiodi originali del mobile, al contrario, sono di produzione artigianale. Nella parte posteriore, in alto, il portasale è munito di un’apertura che permetteva di appenderlo a dei ganci fissati nella parete
PROVENIENZA: Valtournenche, Crépin. Proprietà: Adolfo Barmasse
MISURE: cm30,4(h.) x cm.16,8 x cm18
CONSERVAZIONE: buona

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