RECIPIENTE PER PRODURRE IL CAGLIO (boé).
Per produrre il caglio (bon-a), si facevano macerare delle erbe acidule (lè-z-ezeule) in un recipiente di legno, di forma troncoconica, formato da doghe (douve) di legno di larice tenute assieme da fascette di ferro. Lo boé era munito di una spina di legno asportabile per la fuoriuscita dosata del liquido (pè fae séné la bon-a). Le erbe acidulanti erano fatte macerare nella scotta: il residuo della preparazione della ricotta, l’ultimo del processo di lavorazione del formaggio: un siero talmente povero da non poter essere ulteriormente sfruttato.
RECIPIENTE PER PRODURRE IL CAGLIO
LO BOÉ
USO: per contenere gli ingredienti del caglio
DESCRIZIONE: nella parte superiore de lo boè, solidale al corpo del recipiente, vi è un diaframma munito di foro in cui viene introdotto un tappo di legno che ne assicura la chiusura. A un quarto circa dell’altezza, in prossimità del fondo, lo boè presenta una spina di legno (la brotsetta) inserita nella parete e ricavata da un solo pezzo di legno munito all’interno di foro. Il fondo de lo boè, come accade in tutti i recipienti dogati, è inserito in una scanalatura praticata nelle doghe che corre tutt’intorno all’interno del recipiente
PROVENIENZA: Valtournenche, Tourtourouse. Propietà: Marco Perron
MISURE: cm31,5 (a. est.); cm28 (a. int.); diam. sup. cm.25; diam. inf. cm31,5
CONSERVAZIONE: buona
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